3 Donne al largo

Capitalismo, lavoro e navigazione

Sebbene l’universo marittimo sia considerato come uno spazio esclusivamente maschile, a partire dalla seconda metà del XIX secolo molte donne cavalcarono le onde dell’Adriatico settentrionale e orientale in qualità di proprietarie di navi, membri dell’equipaggio e, in seguito, anche ufficiali.

Le loro storie sono sconosciute ai più, eppure quelle donne erano delle vere e proprie pioniere. Prima di altre dovettero solcare i mari tempestosi del pregiudizio e degli stereotipi sui ruoli di genere. Furono tra le prime che osarono mettere in discussione l’idea che esistano lavori “da uomo” e lavori “da donna”, ovvero ciò che viene chiamato divisione di genere del lavoro.

Forse non è un caso che l’Editto politico e di navigazione del 1774 – cardine attorno al quale ruota tutta la storia marittima dell’Impero Austro-Ungarico – fu opera dell’ingegno e della volontà di una donna intelligentissima e coraggiosissima, tanto potente quanto geniale: l’Imperatrice Maria Teresa.

Questo percorso narrativo è dedicato a loro, alle storie di alcune anticonformiste che scelsero di “prendere il largo”. 

3.1 Lupe di mare

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3.2 Sava e Jolanda

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3.3 Polene e sirene

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3.4 Marigo Kulukundis: un “invisibile” capitano d’industria

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